SANTUARIO DEI SANTI MARTIRI PELLEGRINO E ALBERICO CRESCITELLI


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Generale Cosimo Caruso

PERSONAGGI ALTAVILLESI

Il generale Cosimo Caruso (1863- 1933)
Tra i figli che hanno reso Altavilla Irpina apprezzata in molte realtà italiane e all'estero ricordiamo la figura di Cosimo Caruso che venne alla luce il 13 luglio 1863 da Emilio e Filomena Severino; a circa due settimane dalla nascita di Sant' Alberico Crescitelli. Dopo gli studi effettuati a Napoli nel 1882 entra all'Accademia Militare per l'Artiglieria e Genio di Torino. Nel 1887 divenuto ufficiale fece domanda per recarsi in Africa ma la sua richiesta venne respinta. Solo in un secondo momento, partirà volontario per l'Etiopia e parteciperà alla battaglia di Adua (1896). Nel 1889 arrivava in Africa dopo aver prestato servizio da tenente nell'artiglieria di guarnigione a Santa Maria Capua Vetere (Ce) e a Verona. Nella battaglia di Adua con la disfatta dell'esercito italiano fu fatto prigioniero da due scioani del negus Menelik (imperatore dell'Etiopia). Cosimo Caruso tra battaglie e prigionìa rimase in Africa per ben otto anni. La parentesi coloniale si chiuse con una magra consolazione: l'onorificenza della Croce di Cavaliere della Corona d'Italia, una medaglia d'argento e un'altra di bronzo al valore militare. Rientrato in Patria parteciperà in Libia nel 1912 alla guerra Italo - Turca ed alla fine del conflitto è pronto a ripartire per il fronte nella prima guerra mondiale contro l'Austria. Nella primavera del 1916, infatti, gli affidarono il 14° artiglieria da campagna, schierato sul fronte di Gorizia con la undicesima divisione di cui il 14° faceva parte. Il tenente colonnello Caruso, assumeva col comando del reggimento anche quello dell'artiglieria divisionale. In giugno, riceveva il grado di colonnello. Il 25 marzo 1918 il colonnello Caruso lasciava il comando del suo amato reggimento per assumere quello del 56° raggruppamento d'assedio che dipendeva dal X corpo d'armata, schierato fra il Monte Cimone e la Val d'Assa. "…. E a capo di tale unità partecipò a quella magnifica battaglia d'artiglieria degli Altopiani che il 15 giugno 1918 stroncò la famosa offensiva Radetzki, ideata e voluta dal maresciallo Conrad e terminata fin dal primo giorno con lo sterminio dell'XI armata austriaca…". Oltre alle decorazioni menzionate il generale Caruso era insignito di altre onorificenze: quella della Medaglia Mauriziana per il merito militare di dieci lustri, e le altre di ufficiale dell'Ordine Mauriziano e di Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia. Rientrato ad Altavilla ne diviene podestà.



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