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PERSONAGGI ALTAVILLESI
Giordano Antonio (1741- 1799)
"Non fu solo dottore in chirurgia, come rilevatisi da una magnifica laurea di onore da lui conseguita appena ventenne nella Regia Università di Napoli l'8 aprile 1761, ma fu anche uno dei più rinomati chirurghi del circondario distrettuale di Montefusco. Alla valentia professionale accoppiava, inoltre, doti morali elevatissime; fu un perfetto e vero galantuomo, non ammetteva slealtà o mezze misure, di carattere adamantino, in ogni evenienza dette prova di coraggio". Nel 1799 fu assassinato per ragioni politiche.
Giordano Carlo Ignazio (1817- 1903)
Studiò lettere e filosofia nel collegio dei Gesuiti in Benevento e rivelò grande amore per gli studi laureandosi in medicina e chirurgia. Nel 1847 ritornò ad Altavilla, ove, insieme col suo fido amico e coetaneo, dottor Giovanni Salerno, si diede a diffondere le idee liberali fra il popolo e le persone più colte. Si iscrisse alla Giovine Italia; abolite le guarentigie del 1848 "(…) fu segnato, nigro lapillo, fra gli attendibili politici e fu uno dei più sorvegliati e perseguitati (…)".
Carlantonio Giordano (1854 - 1936)
Del medico altavillese si ricordano le dispute sulla storia locale con Michele Severini. Una di queste nasce quando afferma che il territorio di Scandiano, distrutto nel 1246, altro non fosse che Altavilla Irpina, avvalorando così la tesi dello studioso Mazzella. Mentre, per Michele Severini (e i documenti lo confermano) l'antica Scandiano è Altavilla Silentina. Nelle sue ricerche storiche, troviamo la pubblicazione Notizie storiche ed importanza del Palazzo Comitale di Altavilla Irpina, Irpi- Irpini - Altacauda e quella riferita al ventennio fascista sul Problema igienico di Altavilla Irpina, quando il dottore ricopriva la carica di Ufficiale Sanitario. In questo lavoro sollevava la questione della mancanza d'acqua ed auspicava la realizzazione di un progetto come quello dell'ing. Ragucci del Municipio di Napoli, in cui si prevedeva di dotare di acqua potabile tutti i suoi villaggi; nell'ipotesi sarebbe sorta in Altavilla una sorgente in contrada Cappella, capace di soddisfare tutti i bisogni della comunità e di irrigare anche alcune zone del suo agro. Questo piano era diventato così importante per il Giordano, tanto da proporlo al nuovo podestà dell'epoca Eduardo Marino. Si laureò a Napoli e fu allievo di grandi medici tra cui: Capozzi, Semola, Rummo, Von Schron, Cardarelli, Antonelli. Semiologo pazientava coi malati " con meticolosità che sembrava posa ed era coscienza quando non era scienza". Era solito dire: "il primo svago è il dovere a compiersi, la prima soddisfazione il dovere compiuto". Il dottore Giordano fu anche un benefattore; costituì una rendita annue di lire 100, pari al capitale di £ 2.000, per un erigendo antitubercolosario locale, né mai trascurò i bimbi dell'asilo infantile.
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